Jessica Pratt entusiasma tutti: il soprano australiano trionfa a Foggia

È il pubblico a decretare il successo di un cantante, di un musicista o di un compositore (pensiamo, ad esempio, a Johann Strauss, i cui valzer potevano essere bissati anche quattro volte – è il caso di Geschichten aus dem Wienerwald). Ed ancora una volta, nella splendida cornice del Teatro Giordano di Foggia, giovedì 1 dicembre, il pubblico ha riconosciuto in Jessica Pratt uno dei migliori soprani al mondo. Ad accompagnare il grande soprano c’era la splendida Orchestra Filarmonica di Benevento (OFB), meravigliosa compagine orchestrale formata da giovani talenti, diretta dal M° Francesco Ivan Ciampa.

Durante l’importante concerto, organizzato dall’associazione Cypraea (in particolare dalla Prof.sse Sandra Russo e Daniela Giordano) e dal Comune di Foggia, con il contributo della Fondazione Musicalia, il M° Ciampa ha sapientemente guidato la sua ”Legione Orfica” (D’Annunzio chiamò così l’Orchestra che Toscanini diresse in concerto a Fiume nel 1920) in un percorso singolare: il viaggio musicale dell’OFB ha toccato alcune sacre sponde del repertorio sette-novecentesco (l’Ouverture dal Flauto magico e la Sinfonia da Le Nozze di Figaro, entrambe di Mozart; la Sinfonia dalla Norma di Bellini e Un americano a Parigi, poema sinfonico di George Gershwin), precedute però da una graditissima esecuzione (fuori programma) dell’Intermezzo dalla Fedora di Umberto Giordano.

Jessica Pratt e Francesco Ivan Ciampa
Jessica Pratt e Francesco Ivan Ciampa

Quegli archi, quei fiati, quegli ottoni e quelle percussioni, affidati alla mente e al cuore del M° Ciampa, hanno davvero sprigionato i grandi torrenti dell’armonia” (cito nuovamente il Vate), generando quelle emozioni sincere che solo la vera Arte e i veri Artisti possono produrre.

Ma la vera star della serata, ovviamente, è stata Jessica Pratt, che ha eseguito le due arie della Regina della Notte (O zittre nicht, mein lieber Sohn e Der Holle Rache Kocht in meinem Herzen), crudele antagonista del Flauto magico mozartiano, singspiel che il soprano interpreterà a breve al Metropolitan di New York, e la non meno celebre ”Scena della pazzia”, contenuta nel III atto della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti.

Che la Pratt canti Mozart o canti Donizetti, il risultato è sempre lo stesso: il pubblico va letteralmente in delirio, travolgendo il soprano con applausi fragorosissimi. Così è stato al termine della prima aria della Regina della Notte e ancora di più dopo Der Holle Rache Kocht in meinem Herzen, ma la ”Scena della pazzia” è stata salutata con un’ovazione ancor più frenetica. Dopo ben tre chiamate sul palco, la Pratt ha regalato un bis, Summertime (sempre di Gershwin), al quale il pubblico ha risposto con un ulteriore plauso entusiastico.

Le premiazioni

Cecilia Coppola mentre consegna il premio Cypraea a Jessica Pratt
Cecilia Coppola mentre consegna il premio Cypraea a Jessica Pratt

Qui, però, il concerto si è interrotto: la prof.ssa Russo, presentatrice della serata, ha invitato la prof.ssa Cecilia Coppola, presidente della Cypraea, a salire sul palco, per conferire il premio Cypraea a Jessica Pratt, perché la sua voce ”ha suscitato le emozioni più intense, i sentimenti più nobili, dimostrando un’innata spiritualità vitale ed incisiva”.

Luciano Natale mentre consegna la targa a Francesco Ivan Ciampa
Luciano Natale mentre consegna la targa a Francesco Ivan Ciampa

Dopo il conferimento del premio a Jessica Pratt, il M° Luciano Natale, direttore artistico del settore musica classica e lirica del Teatro Giordano, ha conferito una targa al M° Ciampa. Nuovi encomi del pubblico hanno concluso una serata indimenticabile per Foggia, per l’OFB e per Jessica Pratt, che a New York – lasciatecelo dire, ne siamo sicuri – conoscerà un altro grandissimo successo.

*Tutte le foto sono dello studio fotografico La Lumière| San Marco dei Cavoti (BN)

Fonte: Foggia.zon